martedì 4 giugno 2013

Previsioni Oro e Argento, secondo semestre 2013

La discesa dell’oro non è finita. Lo sostiene Suki Cooper, esperta di Barclays, che ritiene che il prezzo del metallo giallo continuerà a risentire negativamente dei deflussi dai Etp (Exchange traded product, che comprendono Etf, Etc ed Etn) della forza del dollaro e del rallentamento della domanda per gioielleria, mentre platino e palladio hanno spazi di crescita. Ecco le sue previsioni sui preziosi nel 2013, 2014 e 2015.


1)Platino Da alcuni mesi gli esperti della banca d’affari sono ottimisti sul platino, perché ritengono che le previsioni di un deficit di mercato nel prossimo anno e le tensioni legate in Sud Africa alla rinegoziazioni biennali dei salari, sosterranno il prezzo, che è stimato 1.687 dollari/oncia nel 2013 (da 1.547 dollari nel 2012), 1750 nel 2014 e 1875 nel 2015. Nel 2013 da 1.628 dollari/oncia del primo trimestre il prezzo salirà a 1.660 dollari nel secondo, per arrivare a 1.710 nel terzo e concludere l’anno a quota 1.750.

2)Palladio Il parere degli esperti è favorevole anche nel caso del palladio, in conseguenza della crescita delle importazioni cinesi, a fronte del deficit di offerta per il secondo anno consecutivo. Il prezzo medio quest’anno è previsto 748 dollari/oncia (da 641 nel 2012), per arrivare a 795 dollari nel 2014 e 900 nel 2015. Guardando all’andamento del 2013, il prezzo medio nel secondo trimestre (dopo il primo a quota 738) è stimato 725 dollari/oncia, per aumentare sia nel terzo (750 dollari) che nel quarto (780 dollari/oncia).

3)Oro Gli economisti della banca britannica hanno rivisto più volte al ribasso le stime sull'oro negli ultimi mesi. Oggi prevedono un prezzo medio 2013 di 1.483 dollari l'oncia (da 1668 nel 2012), in calo a 1450 dollari nel 2014 e 1375 nel 2015. A loro parere gli elementi che in passato hanno trainato al rialzo le quotazioni (acquisti da parte delle banche centrali, bassi tassi di interesse e rischi di inflazione a medio termine) hanno perso di incisività, mentre proseguono i deflussi dagli Etp, con riscatti netti che a maggio hanno toccato la cifra di 94 tonnellate. A livello geografico, i prodotti quotati negli Usa hanno accusato da gennaio i maggiori deflussi (341 tonnellate), seguiti da quelli nel Regno Unito (48 tonnellate) e in Svizzera (47 tonnellate). Guardando ai prossimi mesi, il prezzo medio nel secondo trimestre (dopo il primo a quota 1631) è stimato 1350 dollari/oncia, per salire sia nel terzo (1450 dollari) che nel quarto (1500 dollari), pur mantenendosi inferiore ai livelli di inizio anno.

4)Argento Dopo il forte calo accusato questa settimana, che ha portato l’argento a toccare 20,84 dollari/oncia, ai minimi del settembre 2010, il prezzo dovrebbe restare in tensione, a causa della debole domanda industriale cinese, del calo delle posizioni speculative e dei deflussi dagli Etc ed Etf. Nel mese di maggio i riscatti netti hanno toccato 449 tonnellate, riducendo gli afflussi da inizio anno a 138 tonnellate, mentre il ratio oro/argento è rimasto oltre quota 61. Il sentiment negativo provocherà una discesa del prezzo medio 2013 a 26 dollari/oncia (da 31,1 dollari nel 2012), 24 nel 2014 e 21 nel 2015. La quotazione del secondo trimestre (dopo il primo a 30,1 dollari) è stimata a quota 23 dollari, per salire leggermente nel terzo (25 dollari) e quarto (26 dollari).


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