Carati, il titolo dell'Oro: Ecco la Tabella

Quando è in lega con altri metalli la sua purezza è misurata in carati. L'origine del nome proviene dall'arabo qīrāṭ (قيراط "ventiquattresima parte"), che a sua volta

deriva dal greco kerátion (κεράτιον, diminutivo di keras [κέρας] ovvero "corno"), (siliqua del carrubo), i cui semi avrebbero un peso estremamente uniforme, di circa 1/5 di grammo.

L'oro puro è un metallo molto duttile, ma troppo tenero per essere utilizzato nella produzione di gioielli; in tal caso esso subirebbe frettolosamente i segni del tempo. Per ovviare a questo problema l'oro viene legato ad altri metalli, più duri, che ne permettono una migliore conservazione: l'argento, il rame, il palladio e pochi altri.

Oltre a dare la durezza necessaria, le leghe agiscono anche sulle varie colorazioni e sfumature che troviamo nelle varianti dell'oro.

Il termine carato è principalmente utilizzato in oreficeria e metallurgia con un duplice significato, quale unità di misura del peso di materiali preziosi, oppure come indicatore di purezza delle leghe auree.

La quarta Conférence générale des poids et mesures del 1907 adottò come valore del carato (detto carato metrico) il peso esatto di 0,2 grammi.

Il carato è un'unità di misura che corrisponde a 41.6 millesimi di grammo di Oro nella lega. Ad esempio l'Oro più diffuso in Italia è quello a 18 carati: questo significa che sono presenti 750 parti di Oro contro 250 parti di altro metallo nelle 1000 parti della lega di cui è fatto il monile appunto a 18 carati. In molti paesi si usa una caratura più leggera: si va dai nove carati utilizzati spesso nei paesi ad economie emergente ai 14 di paesi come la Francia e l'Inghilterra. Ciò significa che un gioiello ha meno Oro e quindi costa meno.

Qui di seguito sono indicati con entrambe le definizioni i titoli più comunemente usati per la realizzazione di gioielli:

8 carati	333 millesimi di grammo
12 carati	500 millesimi di grammo
14 carati	585 millesimi di grammo
18 carati	750 millesimi di grammo
22 carati	916 millesimi di grammo
24 carati	999 millesimi di grammo

La legge impone che su ogni manufatto debba esserci un punzone che dichiari la lega; in Italia è obbligatorio dichiarare sia il titolo della lega che il marchio del fabbricante, il quale è totalmente responsabile sulle veridicità delle informazioni presenti sul punzone.

Carlo Vallotto

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