Perché le Banche Centrali Comprano Oro?

Perché le Banche Centrali acquistano oro?
 Banche Centrali - Oro.Dopo l’annuncio da parte della Banca centrale Cinese di aver raddoppiato le proprie riserve di oro arrivando così ad un valore prossimo alle  1.100 tonnellate del prezioso metallo giallo, la Cina si trova ora al quinto posto tra i maggiori possessori al mondo di lingotti.


Niente in confronto alle oltre 8.100 tonnellate degli Stati Uniti o alle 2.452 della stessa Banca d’Italia.  Tuttavia se riflettiamo che, recentemente, India, Russia, Arabia Saudita, Filippine stanno acquistano ingenti quantità di oro, allora ben si può capire che qualcosa stia cambiando. Infatti per la prima volta dal 1988, gli Istituti centrali hanno cambiato politica e nel loro insieme sono tornati ad essere acquirenti netti sul mercato dei preziosi.


Un cambiamento totale visto che il trend  degli ultimi 20 anni era stato contrario, poiché la decisione delle istituzioni centrali era orientata alla vendita piuttosto che all’acquisto. Ma quale motivo ha spinto a questo cambio di direzione?  Gli analisti interpellati rispondono in maniera quasi unanime, spiegando che a fronte dell'enorme liquidità immessa sui mercati, gli acquisti sull’oro possono interpretati per proteggersi dall’inflazione; senza dimenticare, poi, che sempre la grande massa monetaria può destabilizzare il valore degli asset cartacei.

D’altra parte si potrebbe anche trovare una spiegazione un po' più maliziosa, cioè che le banche centrali non diano più quella fiducia che avevano in precedenza agli  di tipo di asset "cartaceo": i titoli di stato.  A ben vedere,  i  loro forzieri ne sono già "pieni".  A titolo di esempio  riportiamo lo stratagemma  che viene messo in atto dalle banche americane, insieme alla Fed.

Con i tassi a breve molto vicini allo zero,  gli istituti americani si fanno prestare denaro dalla Federal reserve e  con la liquidità ottenuta acquistano titoli di stato a lunga scadenza come ad esempio il trentennale,  lucrando la differenza tra il rendimento del bond acquistato e il tasso (come detto praticamente a zero) a cui prendono i dollari in prestito. Denari che automaticamente vengono garantiti anche dagli stessi  titoli di stato  comprati.
Quindi le Banche Centrali, in primis proprio la Banca Centrale cinese,  anche se non lo diranno mai, non ripongono più la loro fiducia nell’acquisto di debito pubblico degli Stati Sovrani anzi cercano di liberarsene. A tutto vantaggio dell’oro.




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Carlo Vallotto

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