Ubs in particolare ha ridotto le precedenti previsioni sul prezzo dell’argento portandolo a 31,60 dollari l’oncia, rispetto ai precedenti 33,40 dollari l’oncia. L’ outlook sul prezzo dell’oro rimane invece costante a 1.680 dollari l’oncia.
Secondo quanto riportato dagli analisti della banca svizzera, l’attenzione del mercato nel secondo trimestre è stata catalizzata dalla crisi del debito europeo e dalla crescita piuttosto precaria dell’economia americana che ha aumentato in maniera considerevole le attese da parte degli investitori finanziari di ulteriori programmi di quantitative easing da parte della Fed, la banca centrale americana.
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L’istituto finanziario ha sottolineato che “Continuiamo a vedere una ripresa dei prezzi dell'oro nel secondo semestre rispetto al primo semestre soprattutto come conseguenza del fatto che ci attendiamo un ulteriore peggioramento della situazione Europea prima di un suo recupero e che la fragile ripresa economica degli Stati Uniti, lasci sempre più spazio ad una nuova manovra di allentamento monetario da parte della Fed”.
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Carlo Vallotto
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